Raccordi termoretraibili a induzione

Descrizione

Raccordi termoretraibili a induzione

Raccordo termoretraibile a induzione si riferisce all'uso della tecnologia dei riscaldatori a induzione per preriscaldare i componenti metallici tra 150 °C (302 °F) e 300 °C (572 °F), provocandone l'espansione e consentendo l'inserimento o la rimozione di un altro componente. In genere, le temperature più basse vengono utilizzate per metalli come l'alluminio e quelle più alte per metalli come gli acciai a basso/medio tenore di carbonio. Il processo evita la modifica delle proprietà meccaniche, pur consentendo la lavorazione dei componenti. I metalli si espandono tipicamente in risposta al riscaldamento e si contraggono al raffreddamento; questa risposta dimensionale alla variazione di temperatura è espressa come coefficiente di espansione termica.

Processo
Riscaldamento a induzione è un processo di riscaldamento senza contatto che utilizza il principio di induzione elettrica-magnetica per produrre calore in un pezzo. In questo caso, l'espansione termica viene utilizzata in un'applicazione meccanica per adattare le parti l'una all'altra, ad esempio una boccola può essere montata su un albero rendendo il suo diametro interno leggermente più piccolo del diametro dell'albero, riscaldandola fino a farla aderire all'albero e lasciandola raffreddare dopo averla spinta sull'albero, ottenendo così un "accoppiamento per calettamento". Ponendo un materiale conduttore in un forte campo magnetico alternato, è possibile far fluire la corrente elettrica nel metallo, creando così calore a causa della corrente I2R perdite nel materiale. La corrente generata scorre prevalentemente nello strato superficiale. La profondità di questo strato è dettata dalla frequenza del campo alternato e dalla permeabilità del materiale. I riscaldatori a induzione per la termoretrazione si dividono in due grandi categorie:

- Le unità di frequenza di rete utilizzano nuclei magnetici (ferro)

- Riscaldatori a induzione MF e RF a stato solido (elettronica)

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